Il fegato è il disintossicatore naturale dell’organismo; come un filtro che intrappola le particelle tossiche per depurare l’aria, il fegato filtra 1,4 litri di sangue al minuto, disintossicando l’organismo in modo naturale e automatico. Ma per farlo bene, deve essere efficiente . Quando non riesce più a eliminare i prodotti di scarto come dovrebbe, batteri e tossine si accumulano nel sangue, e ne risentono l’energia ed il benessere dell’organismo. Il fegato è l’unico organo in grado di rigenerare se stesso. A seconda dell’entità del danno possono volerci da un paio di settimane fino a diversi anni.
Si può dunque aiutarlo ad aiutarci! E come?
Attraverso una riduzione del rischio di insorgenza di malattie epatiche; cercando di mantenere il peso in un range sano o perdere quello in eccesso se necessario seguendo una dieta bilanciata, ricca di alimenti sani ed integrali. Ridurre al massimo il consumo di fruttosio, di altri zuccheri aggiunti e di carni rosse, mantenere l’assunzione di grassi entro un limite salutare e diminuire quella degli alcolici.
La Dieta Mediterranea è l’ideale per contrastare la sindrome metabolica e varie affezioni epatiche: manca infatti di alimenti proinfiammatori come gli zuccheri semplici, lo sciroppo di mais, il fruttosio, bevande dolcificate, carboidrati raffinati e grassi saturi. Anche la dieta a basso indice glicemico può favorire la salute del fegato: quindi meglio lasciar stare torte, biscotti e altri prodotti da forno, ma anche riso, pasta e patate che causano un picco immediato di glicemia e insulina. Studi dimostrano che quando le persone obese riducono il consumo di carboidrati a meno di 20 grammi al giorno si ha una riduzione del grasso epatico pari al 42 per cento, rendendo il fegato felice!
Ecco alcuni consigli più importanti.
Eliminare la maggior parte degli alimenti bianchi.
Tofu, cavolfiori, cipolle, fagioli bianchi, cuori di palma possono restare, ma pasta, pane, riso, cracker raffinati, insieme alle patate a pasta bianca e altri alimenti ricchi di amidi e zuccheri devono sparire.
La colazione è tassativa, prediligendo principalmente una fonte proteica come le uova, più una vegetale: le proteine aiutano a evitare il craving – il desiderio spasmodico di cibo – nelle ore successive, mentre la nota vegetale predispone a mangiare sano durante gli altri pasti. In alternativa si possono mangiare cereali integrali o probiotici, per fornire un buona fonte di energia all’organismo.
Considerare i grassi trans come veleno
Sono essenzialmente delle tossine, perché dannosi per i vasi sanguigni e per il fegato. Prendete l’abitudine di leggere le etichette sulle confezioni ed evitate tutto ciò che contiene oli parzialmente idrogenati. State anche alla larga dai fritti – patatine, anelli di cipolla, bastoncini di mozzarella – che spesso fanno uso di grassi idrogenati.
Sostituite i carboidrati semplici con quelli complessi – cereali integrali, verdure –; le fonti ricche di grassi con le proteine magre come pesce, tofu, uova, legumi e pollame senza pelle; i grassi insalubri con quelli monoinsaturi e polinsaturi come l’olio d’oliva spremuto a freddo, l’avocado, la frutta secca e i semi. Se carboidrati, proteine e grassi del tipo più sano renderanno felice il vostro fegato, carboidrati amidacei, proteine malsane e grassi trans e saturi lo faranno infuriare e con ogni probabilità infiammare.
Includere nella dieta di tutti i giorni cinque alimenti di colori diversi
Frutta e verdura dai colori vivaci sono ricche si antiossidanti e sostanze vegetali favorevoli alla salute. Gli alimenti con tonalità diverse contengono agenti fitochimici differenti. Più colori annovera una dieta, meglio sarà per la vostra salute. Preferite quindi una patata dolce a quella di pasta bianca, il cavolo riccio o persino la lattuga romana alla iceberg.
Mangiare con calma
Contrariamente a ciò che molti pensano, l’obiettivo non è riempirsi; lo scopo è essere soddisfatti, ovvero gradevolmente sazi. È quello che i giapponesi chiamano hara hchi bu, ovvero il mangiar fino a quando si è sazi all’80per cento. Un approccio da provare, mangiando lentamente e con consapevolezza, masticando bene il cibo e prestando attenzione ai segnali mandati dall’organismo.
Scegliere gli alimenti con meno di sei ingredienti
Questo espediente vi aiuterà a limitare il consumo di cibi troppo elaborati con alti livelli di additivi, conservanti, addensanti e altri alimenti artificiali. Se l’elenco contiene nomi che faticate a pronunciare o identificare, pensateci due volte prima di acquistare il prodotto e immetterlo nell’organismo. Come regole generali, prediligete alimenti con liste di ingredienti brevi e tendenzialmente integrali e nutrienti.
Optare per i prodotti bio ogni volta che è possibile
Spesso sono più cari, sì, ma non sempre di molto e di solito valgono il denaro speso. In fondo stiamo facendo un favore al nostro organismo, specie al fegato, limitando l’assunzione di pesticidi. Tra i dieci alimenti con più residui tossici ci sono: mele, pesche, pesche noci, fragole, uva, sedano, spinaci, peperoni dolci, cetrioli e pomodori ciliegini. In tutti questi casi, optare per la scelta bio è decisamente meglio.
Darsi da fare in cucina
Fate vostra questa massima: più in cucina e meno al ristorante; in questo modo vi garantirete un maggior controllo sugli ingredienti e sulle porzioni della vostra dieta. Quando si mangia al ristorante è facile assumere grandi quantitativi di calorie, carboidrati e grassi, un sovraccarico che fegato, massa corporea e intero organismo pagano a caro prezzo. Cucinare in casa vi consentirà di aggiungere erbe e spezie benefiche per il fegato, come curcuma, cannella, zenzero.
Fare dell’acqua la migliore amica
Bere più acqua significa anche assumere meno bevande gassate, succhi o drink in genere: un gradito miglioramento per l’apporto calorico. Le calorie liquide sono sa evitare il più possibile perché vanno rapidamente a costituire un eccesso perché non si compensano mangiando meno cibi solidi. L’acqua poi favorisce il buon funzionamento dell’intero organismo, aiuta a regolare l’equilibrio degli elettroliti e dei liquidi, promuove una buona digestione e altro ancora.
Statene certi che il nostro fegato ci ringrazierà!
Specialista in Chir. Generale, Senologo, Dottore di Ricerca , Diploma SIUMB in Ecografia Clinica