Recente pubblicazione su Jama (Journal of American Medical Association) : quantità di sale consigliata per prevenire malattie dell’apparato cardiovascolare gravi come l’ipertensione, l’infarto, l’ictus cerebrale.
Quando si parla di “sale” si intende un sale a base di sodio (cloruro di sodio) necessario per il nostro organismo e regolarmente utilizzato in cucina per insaporire i cibi ma anche per conservarli.
Esso è indispensabile per il funzionamento delle cellule nervose e del cuore: senza sodio, cervello e cuore non funzionano bene. Purtroppo se ne utilizza troppo, facilitando un innalzamento della pressione del sangue (ipertensione) che ha conseguenze molto importanti sulle arterie (aterosclerosi), sul cuore (cardiopatia ipertensiva e infarto), sul cervello (ictus cerebrale).
Il rischio di malattie dell’apparato cardiovascolare (cuore, cervello, arterie) aumenta di per sé con il passare degli anni: ridurre il consumo abituale di sale contribuisce a ridurre la probabilità di sviluppare ipertensione e le sue conseguenze cardiovascolari.
Le raccomandazioni sono di scegliere come soglia giornaliera di sodio da non superare di 2.3 gr al giorno.
Persone che già soffrono di pressione alta dovrebbero ulteriormente ridurre il consumo a 1.500 gr al giorno: circa un quarto della dose tollerata fino ad oggi, che equivaleva a un cucchiaino da the al giorno.
Ridurre il consumo di sale contribuisce a ridurre la pressione arteriosa di almeno 5/10 mm Hg: mai più di mezzo cucchiaino da the al giorno.
L’eccessivo consumo di sale deriva dal sale che usiamo per insaporire i cibi e utilizziamo in cucina e dal sale che troviamo nascosto nei cibi precotti o conservati.
Aiutiamoci con nuovi sapori: è l’abitudine a consumare cibi ricchi di sale che crea la dipendenza: miglioriamo il sapore dei cibi riducendo il sale e utilizzando aromi vari;
Attenzione alle etichette: scegliamo prodotti che contengono meno sale, dato riportato sull’etichetta: se il cibo che stiamo acquistando contiene più di 150 mg di sodio per porzione, scambiamolo con uno che ne contenga meno. Lo stesso vale per i cibi in scatola o precotti ed attenzione ai salumi;
Meno pane, patatine, snacks e crackers: anche quando non sembrano salati, questi prodotti contengono sale. Alcuni tipi di pane contengono 230 mg di sodio per porzione: significa che con una fetta sola consumiamo il 10% del sale che dovremmo consumare in un giorno intero. Anche per il pane, quando disponibile, vale la pena di consultare l’etichetta;
Allarghiamo il giro al supermercato: non soffermiamoci al banco dei cibi pronti o in salumeria: partiamo con il carrello dalla zona del cibo sano, della frutta e della verdura. Sarebbe utile per controllare la quantità di sale, cucinarsi a casa.

Specialista in Chir. Generale, Senologo, Dottore di Ricerca , Diploma SIUMB in Ecografia Clinica