Da bambino ho visto tante volte usare la saliva soprattutto dagli animali per detergersi  per disinfettare abrasioni o ferite ( mi riferisco agli animali che si leccano per “far pulizia” cani, gatti e non solo). I gatti addirittura si bagnano la zampetta per strofinarsela sul muso , sulla testa , non avendo una lingua lunga come i cani.
Un articolo dedicato all’uomo mi ha fatto ricordare  la saliva, con i suoi componenti e le sue funzioni importanti. Sentire dire che ci sono mamme che “lavano” il ciuccio dei lattanti con la saliva , mettendoselo in bocca , non mi ha sconvolto ma avendo oggi altri mezzi e soluzioni che possono essere a portata di mano anche fuori casa e soprattutto avendo nozioni di igiene, non mi sconvolge neanche chi inorridisce leggendo di queste pratiche umane. Allora, senza commentare più di tanto , vediamo cos’è la saliva ma stando attenti a considerare anche altri fattori di igiene e conoscendo la differenza di quello che può essere fisiologico ma anche , senza saperlo, patologico.
Di ogni situazione poi devono essere ponderati sempre i rischi ed i benefici di quello che si fa.
Con il termine SALIVA o bava si indica, in fisiologia, il liquido che viene secreto dalle ghiandole salivari situate nella cavità orale. Le tre coppie di ghiandole salivari sono le parotidi a secrezione sierosa pura, le sottomandibolari e le sottolinguali a secrezione mista prevalentemente sierosa per le prime e mucosa per le seconde.

La saliva umana è un fluido composto da:

Acqua (98%);
Elettroliti di cui:
2-21 mmol/L sodio,
10-36 mmol/L potassio,
1,2-2,8 mmol/L calcio,
0,08-0,5 mmol/L magnesio,
5-40 mmol/L ione cloruro,
25 mmol/L ione bicarbonato,
1,4-39 mmol/L ione fosfato;
Muco composto da glicosaminoglicano e glicoproteine;
Composti antibatterici come l’enzima perossidasi e immunoglobuline di tipo A (IgA);

Enzimi

I principali sono:
α-amilasi (EC3.2.1.1), conosciuta come ptialina
lisozima (EC3.2.1.17), con funzione antibatterica.
Lipasi (EC3.1.1.3).
Altri enzimi tra cui: fosfatasi acida (EC3.1.3.2), lattoperossidasi (EC1.11.1.7), superossido dismutasi (EC1.15.1.1), aldeide deidrogenasi (EC1.2.1.3);
Cellule umane;
Batteri e in certi casi anche virus;
Altre sostanze in misura minore pepsina, testosterone, urogastrone.

FUNZIONI

Inumidire il cibo e renderlo più digeribile.
Solvente
Dovuta alla componente sierosa ricca di acqua
Umettante
Esercitata dalla componente mucosa che umetta il bolo alimentare al fine di evitare lacerazioni al passaggio di questo all’epitelio boccale ed esofageo. Esercitata dalla componente mucosa che umetta il bolo alimentare al fine di evitare lacerazioni al passaggio di questo all’epitelio boccale ed esofageo.

Antibatterica
La presenza di lisozima, lattoferrina, ione tiocianato e anticorpi permettono di opporsi alla vita e alla crescita dei batteri che vengono introdotti all’interno della cavità orale. Ci proteggono inoltre dai batteri infettivi.
La saliva può quindi fungere da disinfettante naturale. Generalmente la saliva presenta un pH neutro (che oscilla tra 6,5 e 7,5 circa), che viene ad acidificarsi in conseguenza di una carente igiene orale, o con l’introduzione di cibi o bevande a basso pH. Il raggiungimento di valori di pH salivare intorno a 5,5 (leggermente acido) può portare alla solubilizzazione della componente inorganica principale dei tessuti duri del dente, l’idrossiapatite, predisponendo all’insorgenza della carie dentaria o dell’erosione acida.La presenza di lisozima, lattoferrina, ione tiocianato e anticorpi permettono di opporsi alla vita e alla crescita dei batteri che vengono introdotti all’interno della cavità orale. Ci proteggono inoltre dai batteri infettivi. La saliva può quindi fungere da disinfettante naturale. Generalmente la saliva presenta un pH neutro (che oscilla tra 6,5 e 7,5 circa), che viene ad acidificarsi in conseguenza di una carente igiene orale, o con l’introduzione di cibi o bevande a basso pH. Il raggiungimento di valori di pH salivare intorno a 5,5 (leggermente acido) può portare alla solubilizzazione della componente inorganica principale dei tessuti duri del dente, l’idrossiapatite, predisponendo all’insorgenza della carie dentaria o dell’erosione acida.

Digestiva
Grazie alla presenza di ptialina, un α-amilasi capace di scindere i legami α-1,4 di glucidi contenenti almeno tre unità di glucosio nella struttura.

CONCLUSIONI
In condizioni fisiologiche l’uso della saliva come mezzo di “lavaggio” di facile utilizzo ed in caso di necessità , non dovrebbe far inorridire. MA chi può sapere lo stato di salute anche di se stessi?
Ed allora, meglio usare altri strumenti per lavare o disinfettare; evitare il contatto diretto anche con i propri familiari; evitare di usare anche le stesse posate: virus e batteri possono essere presenti senza essersi ancora manifestati e poi ricordate che molti batteri si annidano in molti cibi o oggetti che senza accorgercene mettiamo in bocca.

 

 

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Dott. Giuseppe Imbornone
Specialista in Chir. Generale, Senologo, Dottore di Ricerca , Diploma SIUMB in Ecografia Clinica

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