I farmaci….intervengono sul peso corporeo?
La risposta è si.
La correlazione esistente tra alterazioni ponderali e determinate assunzioni farmacologiche, ci porta inevitabilmente al controllo dell’introito alimentare, per quantità e sopratutto tipologia e qualità, specie quando le cure farmacologiche si protraggono nel tempo. Quando si inizia un percorso di corretta alimentazione, occorre riferire di quali farmaci si fa uso e sarà cura del biologo-nutrizionista, indagare durante l’anamnesi col paziente. Sottovalutando questo aspetto si rischia di non agire correttamente col programma dietetico, perchè alcuni farmaci, con meccanismi diversi, ostacolano il sistema “brucia grasso” a livello organico e rappresentano un rischio per l’obesità. Ad esempio alcuni agiscono a livello ipotalamico alterando il senso di fame e di sazietà. Altri inducono una scelta alimentare eccessiva , ma vediamo quali sono:
-FARMACI CITOTOSSICI usati per il trattamento del cancro al seno, soprattutto in donne in pre-menopausa, in pazienti che ricevono diversi farmaci citotossici e in pazienti trattati per lunghi periodi, consideriamo che questi pazienti hanno talvolta una riduzione dell’attività fisica durante il trattamento e questo sembra contribuire all’aumento di peso.
-GLI STEROIDI causano aumento di peso, soprattutto perchè stimolano l’appetito. Durante una terapia a lungo termine, causano una distribuzione del grasso corporeo più concentrato su collo e tronco superiore.
-I BETA BLOCCANTI alterano il metabolismo del glucosio e interferiscono con la regolazione dell’insulina. L’aumento di peso è stato osservato soprattutto con il propranololo. (Inderal)
-L’INSULINA nel diabete tipo 2, causa frequentemente aumento di peso, soprattutto durante un trattamento intensivo. I pazienti con diabete di tipo 2 presentano aumento di peso durante i primi mesi di terapia con insulina. Probabilmente è responsabile anche la riduzione della glicosuria per cui il paziente , specie se scompensato, assume più cibo. Stessa cosa accade se si eccede con l’insulina e l’ipoglicemia che ne deriva, porta all’ assunzione di cibo tra cui zuccheri.
-GLI ORMONI i contraccettivi e i progestinici causano aumento di peso e/o difficoltà a mantenere l’omeostasi ponderale in caso di dieta
-GLI ANTIDEPRESSIVI triciclici, come l’amitriptilina e la doxepina, causano frequentemente aumento di peso, specialmente durante i primi mesi di trattamento. L’entità dell’aumento di peso sembra dipendere dalla dose e dalla durata dl trattamento….anche se le benzodiazepine possono avere il doppio effetto yo-yo , infatti non dimentichiamo che l’ansia può modificare il comportamento alimentare, portando sia alla perdita di peso che all’aumento
( effetti ansiolitici )
-FARMACI ANTIPERTENSIVI come i diuretici, i calcio antagonisti, i beta-bloccanti, e gli alfa-bloccanti adrenergici possono favorire l’aumento di peso aumentando in generale l’appetito. In particolare I beta-bloccanti, provocano l’aumento di peso mediante meccanismi diversi : i pazienti consumano meno calorie durante l’attività fisica a causa di una ridotta capacità cardiaca allo sforzo. Oppure aumentando il senso di stanchezza portano i pazienti a muoversi meno; oppure fanno selezionare ai pazienti cibi meno salutari e ricchi di calorie come conseguenza del loro effetto negativo sul tono dell’umore.
Questi sono solo degli esempi , ma pensate nell’arco di una vita , quanti farmaci hanno agito sulla velocità metabolica, magari talvolta avete anche pensato che per voi non c’era possibilità di rimodellare il vostro corpo, liberandolo dal grasso accumulato.
Ebbene la tecnica invece c’è e va valutata caso per caso, tenendo conto del fatto che, se le cure sono necessarie e non possono essere eliminate, un appropriato schema dietetico può, seppur non velocemente, aiutare l’organismo verso l’omeostasi ponderale.
Voglio ricordarvi che i farmaci non sono “caramelle” ma bensì molecole che introduciamo all’interno del nostro organismo e qui ne lasciano gli effetti positivi (sulla patologia) e collaterali e indesiderati, perciò vanno assunti con attenzione ed in modo appropriato, anche l’obesità può essere un effetto indesiderato, quindi in tal caso….si passa da una patologia ad un altra! Prestate attenzione.

Nutrizionista
Laurea 1 livello in Dietistica
Presso UNIPA Laurea Magistrale
Laurea Magistrale in Scienze dell’alimentazione e Nutrizione Umana presso UNIPG (Univ. Perugia)
Scienze Biologiche e Abilitazione esercizio professionale UNIPA